441.
– mi piace la gente che si prende sul serio.
– sei seria?
– certo che no, io mi piaccio.
– mi piace la gente che si prende sul serio.
– sei seria?
– certo che no, io mi piaccio.
[dialoghi in rima 11]
– Un dialogo di getto?
– Sì ma poi vai dentro il letto.
– Un dialogo di fino?
– E non fai più il cretino.
– Qui c’è un cuore che comanda!
– Fà che resti nella branda.
– Sì ma insomma, cosa faccio?
– Leghi dito, mano e braccio.
– E se fermo non so stare?
– Cazzi tuoi, caro compare.
– Hai presente quando sai benissimo che non devi comportarti in un certo modo, ma poi di fatto, lo fai?
– Sì.
– Bene, hai un problema all’attuatore.
– Sarebbe?
– Rettifico: hai due problemi.
– perché dopo tanto tempo penso ancora a lei?
– perché non ne hai trovata un’altra simile.
– questo non è un bene.
– e quello non era amore.
– cos’è per te l’amore?
– una parola di cinque lettere.
– e cos’è per te una lettera?
– in senso letterale?
– no, amorevole.
– se un’arpista ha una porta, un’artista ha una torta.
– ma non vuol dire niente!
– trova.
– è che mi piace chiudere i cerchi.
– dipende da quello che cerchi.
– ma io non cerco niente.
– però l’hai cerchiato.
[dialoghi in rima 9]
– quattrocentoventiquattro battibecchi ho messo in sacco.
– sono tutti un po’ inquieti. non ci credi? metto ai veti.
– non occorre sindacare, ora ho altro a cui pensare.
– parli della latinista? dimmi tutto o sparo a vista.
– io non voglio dire niente, soprattutto ad altra gente.
– e va bene, allora taccio. ma se muta non ti piaccio?
BLU
VERDE
ROSSO
– dare un nome alle cose non ne determina l’essenza.
– e allora come faccio a cogliere l’essenza di qualcosa?
– devi riuscire a vederla.
dialoghi in rima 8
– 30 giorni ha novembre.
– chi si somiglia, poi si prende.
– in ottobre ce n’è una.
– come lei non c’è nessuna.