440.
– come conquisti le donne?
– facendole ridere.
– hahahahahahahahaha, ma fammi il piacere.
– subito!
– come conquisti le donne?
– facendole ridere.
– hahahahahahahahaha, ma fammi il piacere.
– subito!
[dialoghi in rima 11]
– Un dialogo di getto?
– Sì ma poi vai dentro il letto.
– Un dialogo di fino?
– E non fai più il cretino.
– Qui c’è un cuore che comanda!
– Fà che resti nella branda.
– Sì ma insomma, cosa faccio?
– Leghi dito, mano e braccio.
– E se fermo non so stare?
– Cazzi tuoi, caro compare.
– Mi leggi la mano?
– Non sono mica una chiromante
– Dai, pel favòle.
– secondo te le persone si possono cambiare ?
– certo, con altre.
– Hai presente quando sai benissimo che non devi comportarti in un certo modo, ma poi di fatto, lo fai?
– Sì.
– Bene, hai un problema all’attuatore.
– Sarebbe?
– Rettifico: hai due problemi.
– sei superstiziosa?
– no.
– e allora perché fai sempre le corna?
– perché sono stronza.
[dialoghi in rima 10]
– cinque anni son passati, dai dialoghi creati.
– cosa hai visto in questi anni, caramelle o battipanni?
– battipanni i primi tempi, poi cambiati sono i venti.
– ti ricordi il pungiglione? Quante gocce sul maglione.
– son servite, non pensare, per capire chi evitare.
– sei sicura, vedo fatti?
– te lo giuro sui miei gatti.
– e la stella di natale?
– lì lo so, ho fatto male.
– tu sui gatti vuoi giurare?
– sì ma scelgo malaffare.
– tu che ti lamenti di non avere mai abbastanza tempo, perché poi lo perdi?
– perché è mio.
– e allora perché ti lamenti?
– perché di lamentele ne ho tante.
– perché dopo tanto tempo penso ancora a lei?
– perché non ne hai trovata un’altra simile.
– questo non è un bene.
– e quello non era amore.
– ho notato che..
– cosa?
– niente, non mi interessi più.