Dialoghi Surreali con uno gnomo beffardo

413.

– perdono. per dono.
– certa gente non merita doni.
– allora pèrdono.

412.

– stamattina ho avuto la prova che dio esiste e che ci prende beatamente per il culo.
– vedila così, potrebbe essere la prova che siamo noi stessi a costruire la nostra realtà.
– cioè in pratica io sono dio e mi sto prendendo in giro da sola.

411.

– come matura nel tempo una premessa?
– ah?
– no, con un’altra vocale.

410.

– è meglio avere due paure invece che una.
– e perché mai, scusa?
– in questo caso la paura più grande annulla quella più piccola.
– e dove sarebbe il vantaggio?
– che almeno sai di avere paura di una cosa seria e non di una cazzata.

409.

– la prossima fidanzata si dovrà chiamare radaba o xalla o pirrula.
– ma sono nomi improponibili!
– appunto. questo di sicuro impedirà alla vita di prendermi per il culo se le cose andranno male.

408.

– non prendere le cose sul personale.
– perché?
– perché poi sarai la referente HR.
– embè? sempre meglio che avere a che fare col ciclo passivo.

407.

– non ho fame.
– capita.
– non ho voglia di parlare con nessuno.
– capita.
– ho la lacrima facile.
– capìta.

406.

– come va?
– sento che sto perdendo una persona cara.
– hai voglia di parlare?
– no, lasciami perdere.
– credevo volessi vincere.

405.

– ci sei?
– acqua.