384.
– cosa fai?
– inganno l’attesa.
– di già? senza neppure conoscerla?
– cosa fai?
– inganno l’attesa.
– di già? senza neppure conoscerla?
– ti penso tanto, tesoro.
– allora ci vediamo sabato?
– non vado poi così di fretta.
– chi cerca, trova.
– chi trova, tiene.
– chi tiene, non cerca.
– chi devo ringraziare per queste ormai costanti 12 ore di lavoro giornaliere?
– sei ironica, vero?
– purtroppo no.
– oggi ho imparato due cose.
– eh, quali?
– che devo essere proattiva e imparare alla svelta.
– la seconda me l’hai appena dimostrata, ma la prima?
– volevo una donna che fosse una costante nella mia vita.
– e invece?
– si è rivelata essere una delta di dirac.
– cioè?
– impulsiva e discontinua.
– beh ma se la vuoi costante ti basta integrarla.
– già, come se fosse semplice.
– programmi per il lungo weekend?
– nessun programma.
– programmi per la vita?
– poter programmare i lunghi weekend.
– io non ho mai capito come fai a non cambiare il tuo umore al verificarsi di certi eventi.
– semplice, ho sempre riposto la mia felicità in me stessa.
– non deve essere tanta allora, visto che sei così piccina.
– ma sai, mi accontento di poco.
– è evidente che è un problema mio.
– ce l’hai la soluzione?
– sì.
– allora non è più un problema.
– adoro il tuo pragmatismo.