Dialoghi Surreali con uno gnomo beffardo

393.

– c’è sempre un buon motivo per sorridere.
– sarebbe?
– il fatto di potersi lamentare di qualcosa, per esempio.

392.

– e poi, oh! L’ultima parola deve essere la mia.
– mia.

391.

– che tristezza, non ha fatto in modo che io venissi.
– che fingessi, vorrai dire.
– non sono più sicura che entrambe stiamo parlando della stessa cosa.

390.

dialoghi surrenali

– in questo periodo sto accumulando stress su tutti i fronti.
– devi secernere più corticosurrene.

389.

– perché scrivi?
– perché non posso parlare.
– e perché non puoi parlare?
– perché non posso essere.
– e perché non puoi essere?
– perché non so scegliere.
– e perché non sai scegliere?
– perché ho fretta.
– e perché hai fretta?
– perché non so fin quando dura.
– allora fai bene a scrivere. fallo per tutto però.

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388.

– promessa: dichiarazione con cui ci si impegna a compiere un dato atto o a tenere un dato comportamento.
– quindi?
– niente, per dire che dò molta importanza alle promesse che mi fanno e che ci rimango male se poi non le mantengono.
– secondo me dovresti rimanerci male quando sei tu a non mantenere le promesse che ti fai.
– dici?
– dico. gli altri non li puoi controllare.

387.

– dottore ho un problema.
– mi dica.
– vedo la primavera, ma sento tanto freddo.
– le consiglio di cambiare gli occhiali da sole con quelli da vista.

386.

– ogni volta, ogni fottutissima bastarda volta, succede sempre la stessa cosa.
– quale?
– perdo la corsa.
– certo che sei proprio scema a voler correre con quel ginocchio fuffo.

385.

– oggi mi guardo le mani e vedo tante rughe.
– i lividi distendono la pelle.

384.

– cosa fai?
– inganno l’attesa.
– di già? senza neppure conoscerla?