Dialoghi Surreali con uno gnomo beffardo

Mese: aprile, 2012

368.

– a volte vorrei che la mia vita fosse un film.
– con il classico lieto fine?
– no, con la possibilità di poter rigirare delle scene.

367.

– come si smette di sussultare per ogni interferenza?
– concentrandosi sul segnale principale?
– giusto.
– e magari un filtro passa basso, aiuta.

366.

– ricordami sempre che ti amo.
– e come?
– dicendomelo tu.

365.

– i giorni in un anno.
– i dialoghi surreali in 2.

364.

– che fine ha fatto?
– non lo so, sono giorni che non la sento.
– io sto parlando del tuo sense of control, tu?
– touchè.
– finchè continueremo a parlare due lingue diverse, non ci capiremo mai io e te.

363.

storie cantate v.2

– 2005?
http://www.youtube.com/watch?v=5uDWZimimxo&ob=av2e
– 2006?
http://www.youtube.com/watch?v=tcZXEKrLExs
– 2007?
http://www.youtube.com/watch?v=fxZbO7tyxbA
– 2008?
http://www.youtube.com/watch?v=d5CFNgqdy5I&ob=av3e
– l’ultima forse è un po’ esagerata.
– nonchè brutta come canzone, aggiungerei.

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362.

– cosa fai?
– penso.
– a cosa?
– a tutto quello che mi passa per la testa.
– ci sono anche io?
– a volte.
– speravo mi dicessi di no.
– perchè?
– io nella tua testa non voglio passarci, ma rimanerci.

361.

– la costruzione delle proprie fantasie è un processo breve ed effimero, non trovi james?
si avvicina lentamente col vassoio in una mano. james è sempre impeccabile nell’abbigliamento e nei suoi modi
– certo sir, ma lo preferisco all’osservazione della realtà.
– e cosa te lo fa preferire?
– l’osservazione della realtà necessita di attenzione, pazienza, e cura dei dettagli.
– ma james, è ciò che ti riesce meglio.
– sir, con tutto il rispetto ma non posso lavorare tutto il giorno, ogni tanto sento il bisogno di staccare.

360.

– trecentosessanta dialoghi.
– un giro completo, in pratica.
– già, praticamente sono tornata al punto di partenza.

359.

– io comunque non volevo.
– ma neanche lo credevi possibile.
– sì, ma soprattutto non lo pensavo proprio.
– e poi.
– già, e poi.

si chiude il sipario, scrosci di applausi risuonano nell’aria