Dialoghi Surreali con uno gnomo beffardo

195.

– io credo che il nostro sia un amore senza fine.
– in effetti, è proprio un amo.

194.

– ma lo sai che so che mi leggi anche se non scrivi?
– ah sì, e come fai?
– quando tu ci sei il mio contatore aumenta di 1.

193.

– allora ‘sti difetti li hai trovati si o no?
– non ancora.
– ti ostini a non vedere l’elefante nell’angolo, insomma.
– macchè, lo vedo eccome. solo che mi piace stia lì.

192.

– come si scrive un vero dialogo surreale?
– con un mix di buonsenso, ironia e oggettività.

191.

– ho paura che tu non mi ami.
– ma come ti vengono certe idee!?
– allora vuoi dire che mi ami?
– certo che no.

190.

– quando ti vedo sovrapensiero ho paura.
– di cosa?
– di trasformare una bellissima realtà in altrettanti bellissimi ricordi.
– resta sempre una cosa bella e come tale non può far paura.
– se è solo un ricordo, invece sì.

189.

– se fossi un re darei il mio regno per i tuoi pensieri.
– davvero?
– sì, ma grazie al cielo non lo sono.

188.

– cosa c’è?
– sono le tre.
– e tu sei gay.
– allora sono le sei.

187.

– con chi parli?
– con te.
– come con te!?
– con me.

186.

– a volte ri-tornano.
– a volte ri-partono.
– l’importante è che ogni tanto si facciano ri-vedere.