Dialoghi Surreali con uno gnomo beffardo

68.

– girala come vuoi ma alla fine nessuna porta rispetto all’altra.
– ma io a chi non porto rispetto, scusa?
– a te stessa.

67.

[squilla il telefono]
– buonasera, senta volevo dirle che quell’orecchio di aye aye non ha funzionato come avrebbe dovuto.
– cioè, in che senso scusi?
– l’incantesimo prodotto non era soddisfacente.
– guardi, io gliel’avevo detto che per quello che mi aveva chiesto lei ci sarebbe voluto un ingrediente davvero speciale, da guinness.
– tipo la crosta di un herpes su entrambe le labbra?
– esattamente.
– e non me lo poteva dire prima!?!?!?!?

Pubblicità

66.

– tu vuoi avere sempre l’ultima parola.
– perchè, tu no?
– no.
– appunto.
– chi parla per ultimo è scemo!
– …

65.

– davvero non capisco il tuo comportamento. cazzo, io ho dei valori!
– anche io, nel borsellino.

64.

– arrivata.
– bene, se vieni qui ti posso offrire un bel tiramisù se vuoi. anzi guarda, sai che faccio? adesso lo metto in un bel piatto.
– è avvelenata la roba?
– no, ma il piatto è molto pesante.

63.

– tu sì che sei furba, hai due piedi in due scarpe.
– guarda che non si dice così.
– ok, allora hai due piedi in una scarpa.
– si dice avere un piede in due scarpe.
– come vuoi, basta che lasci quella di sinistra.

62.

(3/1/2010)

– tra poco arriva!
– come l’accoglierai?
– qui davanti ho un tiramisù e le chiacchiere, ma purtroppo niente di troppo solido.
– non hai nient’altro da metterle nel piatto?
– cazzo il piatto! questa sì che è un’ottima idea. il piatto sì che fa male, eccome.

61.

– ti amo tanto, lo sai?
– ma vattene affanculo, và.

60.

– ti voglio davvero tanto bene, lo sai?
– anche io.
– ma io di più.
– no, io di più.
– no no, IO di più.
– sono l’unica alla quale vuoi bene?
– no.
– allora non te ne voglio più.

59.

– sei davvero bella, lo sai?
– anche tu.
– ma tu di più.
– no, tu di più.
– no no, TU di più.
– sono l’unica bella per te?
– no.
– allora tu sei brutta.